Maggio. Tempo di primavera, di rinascita… e di conti!
Già, bisogna fare i conti con la propria vita, e anche con lo Stato, che ci chiede di presentare il rendiconto di un anno di lavoro e di spese.
Nella mia vita – ne ho già raccontato – ho la fortuna di avere un buon lavoro (con i suoi pregi e i suoi difetti), ed un cervello “bacato” da una forma di epilessia per fortuna non troppo invalidante, ma che mi accompagna ormai da 29 anni.
Da 28 sono seguita, per questa patologia, da medici e ricercatori della Fondazione IRCCS “Casimiro Mondino” di Pavia, l’Istituto Neurologico Nazionale a carattere Scientifico che si occupa di studiare e curare le malattie del sistema nervoso: disturbi del sonno, epilessie, Alzheimer, Parkinson.
Non potendo donare il sangue perchè pieno di sostanze per la cura delle mie crisi, quando posso, partecipo attivamente alla ricerca, offrendo quel poco che ho e che sono, in qualità di paziente cronica e farmaco-resistente.
La ricerca per trovare nuovi farmaci mirati a curare chi è nella mia situazione è lunga e richiede tempo e fondi.
Per questo ogni anno il mio 5×1000 va ai medici e ai ricercatori di questo ospedale, che non si occupano solo di epilessia.
Sul sito dell’Istituto leggo che il 5×1000 è destinato alla ricerca per la cura di oltre 100 malattie neurologiche rare dell’età pediatrica… non proprio epilessia, ma comunque un ambito di studio che richiede importanti risorse economiche.
Covid e sistema nervoso
Documentandomi per la scrittura di questo articolo, mi sono imbattuta in una intervista al prof. Fabio Blandini, direttore scientifico al Mondino, che fa anche parte del Comitato Tecnico di cui tanto abbiamo sentito parlare negli scorsi mesi.
Proprio al Mondino si sta osservando come Covid-19 possa inserirsi nel sistema nervoso e arrivare al cervello, tanto che si inizia a parlare di “neurocovid”…
Caro lettore, ho voluto raccontarti brevemente come utilizzo una semplice risorsa prevista dallo stato al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi.
Ognuno di noi ha a cuore una storia, una struttura, una onlus…
Non lasciare in bianco quel riquadro. Dona il tuo 5×1000